Strage di Altavilla Milicia: il ruolo del fanatismo religioso, le torture subite dalle vittime e il coinvolgimento della figlia 17enne.
Altavilla Milicia, in provincia di Palermo, è stata recentemente scossa da una tragedia familiare di proporzioni inimmaginabili. La scoperta dei corpi senza vita di Antonella Salamone, 41 anni, e dei suoi due figli, Kevin ed Emanuel, di 15 e 5 anni, ha rivelato un orrore che va oltre la comprensione.
Il ruolo cruciale della figlia 17enne
La figlia 17enne della famiglia, unica sopravvissuta, si trova ora al centro delle indagini. Dalle sue confessioni è emerso un quadro agghiacciante: il coinvolgimento attivo nelle torture che hanno preceduto la morte atroce dei suoi familiari. La giovane ha descritto dettagliatamente il suo ruolo nel perpetrare gli abusi, spinta da un delirio di fanatismo religioso condiviso con il padre, Giovanni Barreca, e due presunti complici, Sabrina Fina e Massimo Carandente.
Le indagini hanno svelato una realtà disturbante: la convinzione di Barreca e dei suoi complici che in casa fossero presenti demoni da scacciare. Questa ossessione ha portato a una serie di azioni incomprensibili, culminate nell’omicidio della moglie e dei figli di Barreca. Gli inquirenti hanno tracciato un percorso di follia alimentato da credenze estreme, che ha trasformato la vita di questa famiglia in un incubo.
Torture e confessioni: la cronaca di un delitto annunciato
La conferenza stampa tenuta dal procuratore della Repubblica di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, ha gettato luce sui dettagli macabri della vicenda. Dalle torture fisiche e psicologiche inflitte alle vittime, alla tragica telefonata al 112 di Giovanni Barreca, che ha confessato l’omicidio della propria famiglia. Il bimbo di cinque anni sarebbe stato oggetto di abusi con arnesi e oggetti di vario genere.
Le parole del procuratore: “Questi soggetti vivono una dimensione religiosa particolare, che definirei accesamente anti-satanista. Il risultato è che la frequentazione, che diventa quotidiana, convince Barreca e anche i figli grandi che nella casa c’è una presenza demoniaca. Demoni che si sono impossessati dell’ambiente, il che porta ad una situazione che spinge questa gente, e non mi riferisco solo alla coppia, ma anche Giovanni Barreca e in una certa misura anche i figli più grandi, ad adoperarsi per allontanare i demoni con torture inflitte alle persone che ritengono possedute. – Conclude il PM – Le torture sono state inflitte alla madre, al 15enne e al bimbo di 5 anni. Tutto questo si è concluso nella vicenda come la conosciamo“.